Quando i cambi possono decidere la partita: il caso di Genoa-Fiorentina

Nel match della 29a giornata le sorti della partita sono state decise dalle mosse dalla panchina dei due allenatori: a trionfare è la squadra di Ruotolo.
30.04.2024 16:15 di  Alessandro Torre   vedi letture
Quando i cambi possono decidere la partita: il caso di Genoa-Fiorentina

Nello scorso turno, il campionato di Serie A/B Under 18 ci ha regalato uno scontro con vista sui play-off che coinvolgeva Genoa e Fiorentina. Entrambe le squadre infatti gravitano nella zona medio-alta della classifica e al centro sportivo "Begato 9" di Genova hanno dato vita a una partita aperta e bellissima, ricca di colpi di scena.

Dopo un primo tempo dettato da un grande equilibrio e conclusosi sull'1-1 per effetto dei gol di Diego Pisani per la Fiorentina e di Christian Lattari su rigore per il Genoa, a vincere la partita è stato il Grifone di mister Gennaro Ruotolo. Un fattore di particolare rilevanza per mettere alle corde la squadra viola sono stati i cambi effettuati, e non è un caso che entrambi i marcatori del secondo tempo per i rossoblu siano stati proprio due subentrati.

Nello specifico, ciò che è balzato all'occhio già dai primi minuti della seconda frazione è stata la freschezza e vivacità di Lorenzo Venturino (classe 2006), chiamato a sostituire Sancinito che aveva iniziato il match sulla fascia destra. Il numero 19 rossoblu ha portato letteralmente scompiglio nella retroguardia avversaria con le sue armi migliori: corsa, resistenza, esplosività per saltare in dribbling i marcatori. Al minuto 51 ecco un saggio delle sue capacità: raccoglie un cambio di gioco da calcio di punizione, entra in area di rigore puntando Trapani, suola, doppio passo e destro fortissimo sotto l'incrocio opposto. Un gol pregevole e non facile, considerata la posizione quasi più da cross nell'area piccola che da tiro. Anche per tutto il resto del finale di partita abbiamo visto continue galoppate da parte sua sulla fascia, preziose per tenere il pallone al sicuro dopo essere andati in vantaggio, mentre a livello difensivo la coppia di sinistra formata con Giorgio Bailo, altro subentrato dalla panchina, si è comportata molto bene.

C'è da porre poi l'attenzione sul match winner di questa partita: si tratta di Andres Corengia, trequartista o seconda punta del 2006. Nonostante un ingresso in campo un po' più silenzioso del compagno, è stato lui a piazzare la zampata decisiva in area che ha permesso al Genoa di strappare i tre punti al 93': l'arte del saper farsi trovare pronti nel posto giusto al momento giusto. Il cross è partito ancora una volta dai piedi di Venturino dopo un'accelerazione sulla sinistra delle sue, non ha potuto concludere a rete Ghirardello ma alle sue spalle Corengia tutto solo è riuscito a fare 3-2 per i rossoblu col suo destro. Asse di nuovi entrati dalla panchina decisivo, con la rapidità di Venturino e la freddezza sotto porta di Corengia.

Menzione anche per una Fiorentina che è entrata in campo gagliarda e determinata e ha raccolto diverse occasioni anche dopo il vantaggio, poi si è vista rimontare e allora ha alzato il peso offensivo sfruttando, per ultimare la riflessione, la buona prestazione fornita da due subentrati: Gabriele Bertolini, rientrante da acciacchi fisici, e Niccolò Generali. È stato proprio Bertolini, in mezzo a tante ottime giocate individuali nell'area avversaria, a guadagnarsi al 65' il calcio di rigore del momentaneo pareggio viola siglato da Lapo Deli. A dimostrazione ulteriore di quanto, in questo Genoa-Fiorentina, siano stati influenti i cambi per decidere le sorti del match.