Il fulcro del gioco della Triestina ha un nome preciso: Mladen Mutavcic

I friulani sfiorano la vittoria a Vercelli. Strepitosa la prestazione di Mutavcic in cabina di regia, che aiuta la squadra a trovare i due gol.
09.05.2024 16:30 di  Andrea Mariani   vedi letture
Il fulcro del gioco della Triestina ha un nome preciso: Mladen Mutavcic

Il secondo turno di play-off d'andata di Primavera 3 vede andare in scena la partita tra la Pro Vercelli di mister Melchiori e la Triestina (highlights  facilmente recuperabili dal link a fine articolo). Gara intensa, con molteplici azioni pericolose da entrambe le parti, conclusasi per 2-2 con una spettacolare rovesciata di Sow, che sigla la doppietta personale e riagguanta la partita negli ultimi cinque minuti d'orologio.

Da non sottovalutare le prestazioni dei due giocatori in cabina di regia di entrambe le formazioni: Matteo Iaria e Mladen Mutavcic, che con pressing costante e marcature strette han dato vita ad un bellissimo duello a centrocampo. In particolare, il numero 7 della squadra friulana ha disputato un'eccellente partita, manovrando la maggior parte delle costruzioni offensive. Giocatore con ottima capacità di distribuzione e dotato di un'ottima tecnica, che gli permette di non perdere tempi e sbagliare pochi passaggi decisivi. Fisicamente e tecnicamente parlando, il classe 2006 ricorda molto Aleksander Stankovic, regista e titolarissimo nell'Inter Primavera.

Lo sloveno arriva dal Venezia, dove ha militato l'anno scorso, precedentemente acquistato dal Gorica, squadra militante nella seconda Lega del campionato. Non spicca facilmente agli occhi di tutti, perché solo in poche occasioni tenta giocate complesse o tende a saltare l'uomo, ma è abilissimo nell'amministrazione del gioco e con passaggi precisi ed efficaci riesce ottimamente a servire compagni con la giusta velocità e tempismo. 

Un calciatore che raremente sbaglia le scelte, aspetto raro da ritrovare nei profili della sua età.