La Fiorentina Under 18 chiude a testa alta la sua stagione

La sconfitta in semifinale col Bologna mette fine all'annata dei viola, autori di un campionato da assoluti protagonisti.
18.06.2022 11:00 di  Rosario Buccarella   vedi letture

Era un compito arduo quello della Fiorentina nella semifinale scudetto poi persa contro il Bologna. I rossoblù, oltre ad essere la formazione nettamente più in forma in questo ultimo scorcio di stagione, sono anche stati rafforzati da importanti elementi della Primavera quali Wisdom Amey, Mattia Motolese, Jacopo Casadei, Tommaso Corazza ed Antonio Raimondo. Nonostante tutto, i viola hanno giocato tutte le loro carte per cercare di impensierire i più quotati avversari riuscendo ad imbrigliare tatticamente la gara. La contesa ha visto i due allenatori giocare una vera e propria partita a scacchi: le squadre sono state schierate a specchio e si sono marcate a vicende sulle mosse effettuate. Al di là del risultato finale che ha premiato i felsinei, resta una stagione importante per i ragazzi di Christian Papalato, che da un anno all’altro hanno dimostrato di essere cresciuti notevolmente.

Il bilancio è certamente positivo per una squadra che, oltre ad aver occupato a lungo il secondo posto in classifica (subendo proprio il sorpasso del Bologna all’ultima giornata), ha raggiunto probabilmente l’obiettivo primario della categoria Under 18. Alcuni ragazzi che facevano parte del nucleo base di questo ad inizio stagione, come ad esempio Costantino Favasuli e Lorenzo Amatucci, hanno convinto al punto da guadagnarsi a stagione in corso prima le convocazioni e poi la titolarità nella Primavera di Alberto Aquilani. Un’altra nota di merito è il continuo impiego dei ragazzi sotto età nati nel 2005, quali il portiere Laerte Tognetti, il difensore centrale Lorenzo Romani, al suo primo anno con la maglia della Fiorentina, ed il jolly Mattia Saltalamacchia.

C’è stato coinvolgimento e partecipazione a livello di minutaggio per tutti i componenti di questa squadra, e ciò è stata sicuramente la chiave per disputare un campionato da protagonisti. Non si è puntato come priorità al risultato, ma alla crescita globale dei ragazzi durante tutta l’annata. Anche per le fasi finali si è ragionato in questa direzione: la formazione titolare scesa in campo contro il Bologna era per 9/11 identica a quella impiegata nel primo turno contro l’Inter. Le uniche differenze le hanno fatte le scelte obbligate con Lorenzo Romani che ha rimpiazzato lo squalificato Tommaso Messini e Niccolò Falconi, che ha ripreso sulla trequarti il suo posto a scapito di Giovanni Farneti, dopo aver scontato il suo turno di squalifica. Le basi per sono state gettate: in casa viola si può guardare con ottimismo all’immediato futuro.

© foto di www.imagephotoagency.it