Nations League, Paolo Ghisoni: “Condivido in pieno le idee di Mancini”

Il nostro direttore è intervenuto su TMW Radio parlando delle criticità del passaggio dalla Primavera alla prima squadra e del momento della Nazionale.
27.09.2022 18:00 di  Rosario Buccarella   vedi letture
Nations League, Paolo Ghisoni: “Condivido in pieno le idee di Mancini”
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Durante il pomeriggio di Maracanà, consueto appuntamento del martedì su TMW Radio, Paolo Ghisoni è intervenuto per approfondire i temi caldi della settimana riguardanti il calcio giovanile italiano. A fargli compagnia nel collegamento telefonico c’è stato Sandro Pochesci, allenatore con esperienze importanti soprattutto tra Fondi e Ternana, compagini entrambe guidate in diversi periodi storici dall’attuale patron delle fere Bandecchi.

Il tecnico ha esordito indicando gli esempi in negativo del calcio italiano, basti pensare a club storici da sempre caratterizzati da grande senso di appartenenza il cui numero di calciatori italiani in prima squadra sia ridotto all’osso. Al riguardo è stata rincarata la dose dal nostro direttore: “Le prime squadre in questo stato sono soprattutto figlie di ciò che si semina in Primavera. Purtroppo, nella massima categoria del calcio giovanile ci sono squadre il cui undici titolare è totalmente straniero. La responsabilità è comunque da condividere con chi stabilisce i regolamenti: il decreto crescita non ha fatto altro che peggiorare la situazione”.

Non poteva poi mancare un pensiero sulla Nazionale, che nella giornata di ieri con le reti di Raspadori e Dimarco ha archiviato la seconda qualificazione consecutiva alla final four di Nations League: “Mancini, deve fare di necessità virtù. Ha poche alternative e per questo non comprendo le critiche che gli arrivano per la scelta di giocare con calciatori che hanno poca esperienza. Una competizione come la Nations League aiuta ad esprimersi senza pressioni e questi ragazzi vivono, a differenza di qualche anno fa che sembrava quasi un peso, con molto entusiasmo la convocazione in Nazionale. Attraverso questo percorso si può crescere guardando in prospettiva. Alcune batoste, come quella contro la Germania, sono da mettere in preventivo, ma questo è il miglior bacino d’utenza possibile”.